Il terzo e ultimo giorno della Conferenza CADIS Asia-Pacifico è stato una full immersion nei progetti.
I partecipanti hanno avuto l'opportunità di vedere i luoghi e ascoltare le storie dei beneficiari del progetto “Promuovere comunità resilienti ai disastri a Cebu”.
Il progetto, finanziato dalla CEI e in collaborazione con il partner locale VPHCS, ha raggiunto il secondo anno di attuazione. In due anni sono stati fatti molti progressi, ma ci sono ancora alcune necessità da migliorare.

Il primo barangay visitato si chiama Nangkaville, dove è stata organizzata l'associazione femminile Nangkaville. In questo luogo, situato sulle colline di Cebu City, vivono più di 300 famiglie. Sono state costrette a trasferirsi dalla città a causa degli alti costi di vita. Alcune famiglie provengono da un insediamento raso al suolo da un incendio.
Vivono in condizioni molto precarie. Mancano la regolamentazione e i servizi dell'insediamento. Il terreno su cui sono state costruite le abitazioni non è stato preparato adeguatamente e quindi il rischio di frane durante una tempesta o un tifone è molto alto.
Nonostante le difficoltà, le donne si sono organizzate in un'associazione per far valere i loro diritti abitativi e per trovare nuove fonti di reddito.
Il progetto le ha aiutate ad avere più autostima e a migliorare le loro competenze. La principale fonte di reddito è la vendita informale di beni di prima necessità e gli uomini lavorano come operai nel mercato cittadino.
Una sfida importante è garantire l'accesso alla scuola ai loro figli. Le famiglie spesso non possono permettersi di coprire tutte le altre spese scolastiche, anche se la scuola è gratuita, quindi i loro figli non hanno studiato.
Per quanto riguarda i bisogni più urgenti, è emerso che la salute mentale è una questione critica. Molte donne soffrono di ansia e depressione perché è difficile sostenere una situazione familiare ed economica così precaria. Allo stesso tempo, si preoccupano di trovare altre fonti di reddito alternative.



Nel pomeriggio, la visita è proseguita nel barangay di Inayawan, dove l'associazione femminile Tierra Dulce ha accolto calorosamente i partecipanti con canti e balli.
Qui le donne si sono organizzate con la produzione di prodotti per la salute e l'igiene come oli naturali, creme alle erbe e candele fatte a mano. Sebbene la situazione economica e abitativa stia migliorando in modo significativo, ci sono ancora attività che possono essere implementate per rafforzare ulteriormente la resilienza della comunità.
Coinvolti emotivamente dalle storie delle donne che hanno condiviso i loro successi ma anche le loro insicurezze, i partecipanti hanno avuto l'opportunità unica di ascoltare queste storie dai diretti beneficiari. È stata sicuramente un'esperienza commovente, ma che ha animato la volontà di continuare i programmi di resilienza e di rafforzamento delle capacità.


