Lunedì 4 Ottobre è il giorno di chiusura della celebrazione ecumenica del Tempo del Creato 2021. In questo giorno, celebriamo la festa del Santo Patrono dell’ecologia San Francesco d'Assisi.

La riflessione fatta durante questo tempo sottolinea l'urgenza di agire per il nostro pianeta, per renderlo la casa comune di tutti, l'“Oikos” di Dio. Come ci ha insegnato San Francesco d'Assisi, ogni essere vivente è una creatura di Dio, ogni pietra, ogni filo d'erba, così come ogni lago e oceano sono elementi e creature dello stesso Padre e tutti siamo invitati a rispettarli e preservarli.

All'inizio di questa stagione, Papa Francesco ha invitato tutti i fedeli ad unirsi alla preghiera per rinnovare la nostra fede in Dio nostro Creatore e ad agire per realizzare un'ecologia integrale e raccogliere il grido della Terra, come spiegato nell'Enciclica “Laudato Si'”:
“L'ambiente umano e l'ambiente naturale si deteriorano insieme; non possiamo combattere adeguatamente il degrado ambientale se non ci occupiamo delle cause legate al degrado umano e sociale”. (Laudato Si', V, n. 48).

Ora che la Stagione del Creato volge al termine, il nostro impegno non deve fermarsi ma deve essere un nuovo inizio per continuare il rinnovamento della nostra chiamata battesimale a curare e sostenere una conversione ecologica affinché tutte le creature possano trovare il loro posto nella nostra casa comune.

Papa Francesco ci ha avvertito, qualche giorno fa, “in questo tempo di crisi - sanitaria, sociale, ambientale - riflettiamo su come l'uso dei beni materiali può essere dannoso per la terra. Scegliamo di cambiare e di muoverci verso uno stile di vita più semplice e rispettoso del creato” (Pontifex).
Questa riflessione dovrebbe essere un punto di svolta nel nostro stile di vita, cercando di essere più attenti alle nostre scelte e al nostro modo di agire ogni giorno.

Il mondo intero ha aderito al Tempo del Creato, tutti i Fratelli e le Sorelle sono stati uniti nella preghiera e nell'azione. Non possiamo perdere questa occasione unica di agire insieme, soprattutto in questa particolare epoca in cui viviamo, colpita da disastri naturali e causati dall'essere umano e dal cambiamento climatico. 

Inoltre, per la prima volta nella storia, i leader della Chiesa Cattolica Romana, della Chiesa Ortodossa Orientale e della Comunione Anglicana hanno messo in guardia congiuntamente sull'urgenza della sostenibilità ambientale, sul suo impatto sulla povertà e sull'importanza della cooperazione globale.

Infatti, con un appello ufficiale, Papa Francesco, il patriarca ecumenico Bartolomeo e l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby hanno chiamato la gente a pregare, in questo periodo della stagione cristiana del creato, per i leader mondiali in vista dei colloqui sul clima delle Nazioni Unite (COP26) a novembre (Appello congiunto).