Dal 28 ottobre al 3 novembre 2019, si è tenuta la sesta conferenza dei leader di CADIS (Camillian Disaster Service International). Quest’anno è stato il Centro Missionario Cattolico della Diocesi di Chiang Mai al nord della Thailandia ad accogliere l’evento. I 36 partecipanti (religiosi, laici e partner), provenienti da 13 paesi hanno riflettuto sul tema: Deep Journey into Laudato sì Towards a New Prophetic Task of the Camillian Disaster Service International and Partners

La suddetta conferenza è iniziata la sera della domenica 27 ottobre con un bellissimo rituale di benvenuto organizzato secondo lo spirito di alcune tribù del nord della Thailandia. I capi tribù di Karen e Lahu hanno eseguito un rituale chiedendo ai piccoli spiriti e al grande spirito di benedire ogni partecipante. P. Niphot che rappresentava la fede cattolica ha invitato alla preghiera del Padre Nostro dell’Ave Maria e del Gloria. Poi è seguita la benedizione simbolica dalla parte dei capi tribù con la consegna a ciascuno di un braccialetto di filo bianco e l’invocazione degli spiriti per benedizioni e protezione. La cerimonia si è conclusa secondo lo spirito della tradizione Karen del vino di riso bevuto da tutti in un unico contenitore, come simbolo di unità nello spirito.

I giorni 28 e 29 ottobre sono stati dedicati al simposio su Laudato Si intitolato: “Deep- Journey into Laudato Sì” animato da P. John Leydon e Sr Elizabeth Carranza, membri della Global Catholic Climate Movement (GCCM) di Filippine.

L’obiettivo di questo viaggio profondo nell’enciclica di Papa Francesco, è quello di potenziare i partecipanti per una sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull'urgenza di rispondere alla chiamata di Laudato Sì a prendersi cura della nostra casa comune. E questo inizia con un cambiamento nell'interno, cioè nella dimensione spirituale da qui la necessità per ciascuno di operare una conversione ecologica. I frutti di questa conversione ecologica ci porteranno a semplificare la nostra vita e a ridurre la nostra impronta di carbonio.

Il viaggio consisteva anche nel risvegliare il sognatore in noi attraverso le seguenti domande:
1. Dove siamo? Guardare alla nostra situazione attuale, sia globale che locale e farsi la domanda: cosa sta succedendo alla nostra casa comune? Qual è la nostra situazione attuale in relazione a queste tre preoccupazioni fondamentali: sostenibilità ambientale, realizzazione spirituale e giustizia sociale?
2. come siamo arrivati qui? Com’è successo? Identificare le cose alla radice dell’attuale crisi ecologica attraverso delle ipotesi inesplorate. E malgrado la situazione, sperare che una nuova storia può essere scritta, un altro modo di relazionarsi con gli altri esseri viventi e con la terra può essere considerato.
3. Che cosa è possibile ora?
4. Da dove andiamo? Identificare ed esprimere la risposta all'appello di Laudato Si a prendersi cura della nostra casa comune: l’impegno per Laudato Sì (Laudato Sì pledge) cioè mettere in pratica Laudato Sì.

Dal 30 al 31 ottobre, sotto la guida dei membri del centro (RTRC) di P. Niphot, i partecipanti, divisi in 4 gruppi, hanno soggiornato in 4 villaggi indigeni (Pa Pae, Nong Tao, Khun Pae Pa Na) per imparare con loro e condividere la loro esperienza di vita. La particolarità di questi villaggi composti da immigrati e spesso emarginati dal governo tailandese è l'importanza e il rispetto che danno alla natura e ai suoi elementi. Gli abitanti vivono in simbiosi con ogni elemento della natura e per questo rifiutano un’agricoltura che possa nuocere allo spirito della natura. È stata un'esperienza molto arricchente per ogni partecipante ed è stata condivisa il 1° novembre con P. Niphot.

Gli ultimi 2 giorni (2-3 novembre) sono stati consacrati alla valutazione del piano strategico 2014-2020 di CADIS. Sotto la guida di P. Samuel Cuarto, i leader di CADIS hanno dato uno sguardo introspettivo alla vita e alle attività della Fondazione CADIS negli ultimi 5 anni. Al termine, una tavola rotonda ha evidenziato le sfide future per CADIS e per l'ordine in relazione al tema scelto per il Capitolo Generale: “Quale la profezia camilliana oggi”?

Tutto ciò è avvenuto in un'atmosfera di grande operatività ma è stato soprattutto una preziosa occasione di condivisione di esperienze e di conoscenza reciproca per lo sviluppo di CADIS, per una sempre più qualificata cura delle vittime dei disastri e delle persone vulnerabili.